AI e Scuola: un progetto formativo per il Liceo Maior di Pescara

Intelligenza Artificiale tra i banchi di scuola
AI e Scuola: un progetto formativo per il Liceo Maior di Pescara
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Demo Consulting ha recentemente promosso un progetto formativo realizzato con il Liceo Scientifico Maior di Pescara, dedicato agli studenti delle classi IV e V.

 

Il corso, dal titolo:
Introduzione pratica all’Intelligenza Artificiale: strumenti, applicazioni ed etica, è nato come iniziativa di divulgazione sulle nuove tecnologie, finanziato per offrire agli studenti del Liceo Maior un’opportunità concreta di formazione extracurricolare sull’intelligenza artificiale. Le lezioni si sono svolte ogni lunedì pomeriggio per tutto l’anno scolastico 2024 – 2025, in presenza.

 

Il docente che ha guidato il percorso è Vincenzo di Giamberardino, professionista con oltre 25 anni di esperienza nel campo della comunicazione integrata d’impresa, marketing digitale e innovazione tecnologica. Esperto in Intelligenza Artificiale, CRM, knowledge management e strategie multicanale, ha risposto a qualche domanda: 

 

Qual era l’obiettivo del corso?
Non solo trasmettere conoscenze di base, ma soprattutto stimolare un uso critico e consapevole dell’AI. L’idea era passare dall’uso passivo – tipo “farsi fare i compiti” – a un utilizzo attivo e creativo: costruire applicazioni, testare tool, risolvere problemi reali.

 

Come hanno reagito gli studenti?
All’inizio c’era un misto di entusiasmo e curiosità. Ma nel tempo si è trasformato in consapevolezza: tutti hanno imparato a usare strumenti avanzati, confrontare tool, e soprattutto a padroneggiare il prompt engineering, cioè l’arte di fare le domande giuste all’AI. A fine anno, sono riusciti a realizzare progetti sorprendenti.

 

L’AI a scuola può essere un rischio o un’opportunità?

Entrambe le cose. Come ogni tecnologia potente, l’intelligenza artificiale amplifica ciò che trova: se è inserita in un contesto educativo consapevole, può diventare un’opportunità straordinaria di crescita. Ma se introdotta senza guida, può facilmente trasformarsi in una scorciatoia pericolosa.

Nelle prime fasi del nostro corso abbiamo visto studenti passare dalla diffidenza all’entusiasmo in poche settimane. Bastano un buon workshop, strumenti accessibili e qualche esempio pratico ben calibrato per accendere la curiosità. La chiave è l’educazione all’uso consapevole.

Il nodo centrale, però, è l’etica. Non dobbiamo solo insegnare cosa si può fare con l’AI, ma perché farlo (o non farlo). Dobbiamo aiutare i ragazzi a sviluppare spirito critico, a non delegare ciecamente e a evitare una dipendenza passiva dai sistemi intelligenti.

 

L’AI deve diventare uno strumento al servizio dell’intelligenza umana, non il contrario.

 

Qual è secondo te la competenza chiave per il futuro?
Il prompt engineering. Saper porre domande efficaci sarà il vero spartiacque. È la chiave per mantenere il controllo sull’AI. Chi formula bene una richiesta, ottiene risposte migliori e rimane protagonista del processo creativo.

 

Un’ultima riflessione sul rapporto umano–AI?
L’AI sta diventando sempre più confident, cioè capace di costruire un legame simile a quello umano. Per questo dobbiamo insegnare ai ragazzi a mantenere un sano distacco critico. L’AI può supportare, ma non sostituire del tutto l’interazione umana. La vera sfida sarà mantenere la nostra umanità in un mondo sempre più automatizzato.

L’esperienza al Liceo Maior dimostra quanto sia urgente e necessario introdurre l’intelligenza artificiale in modo guidato e consapevole anche nei percorsi scolastici. Quando gli studenti imparano a padroneggiare gli strumenti e a riflettere sul loro impatto, la tecnologia smette di fare paura e diventa alleata.

 

Per chiudere questo racconto con un’immagine concreta, vi mostriamo un breve video generato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, che ritrae il docente protagonista del corso.
Un piccolo esempio di come, se ben usata, l’AI possa anche diventare un potente strumento narrativo ed educativo.

 

🎥 Guarda il video qui sotto per scoprire cosa ha da dirci! 

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